lunedì 1 aprile 2019

Oggetti del desiderio


Malinconici Chivi, animali multiformi e sciccherie variopinte: 
un breve riepilogo di oggetti e ammennicoli capitati tra le nuvole negli ultimi tempi.


Il Bestiario Universale del Professor Revillod 



Ammirate questo maestoso esemplare di Ciprianguro
Il Bestiario Universale del Professor Revillod (Logos Edizioni) lo cercavo da tempo, ma quando, frugando tra gli scaffali della Bottega dell'invisibile, ho intravisto spuntare la parola Mirabolante, ho avvertito un legame profondo ed elettrificante con quelle bislacche bestiole. 


Uccelli del Mondo 



Ordunque, chi mi conosce sa che sono solita dedicarmi al birdwatching da giardino. Ogni qualvolta l'angolo dell'occhio percepisce un saettar di penne tra le fronde, lesta corro a cercare, nel mio libriccino dall'eloquente titolo Uccelli, a quale esemplare esse appartengano. 
D'ora in avanti, però, potrò ampliare la mia conoscenza di questi mirabili abitanti del cielo grazie all'enciclopedico volume che ho scovato durante una passeggiata a Torino, tra le bancarelle di libri sotto i portici di Via Po – volume che vanta il peso di un casuario in età adulta e che il mio gentile compagno ha cavallerescamente portato nello zaino per l'intera giornata. 
Sfogliando le pregevolissime pagine affrescate, ho tra l'altro scoperto che negli anni '60 i Kiwi si chiamavano Chivi. 



Abiti vintage di varia fattura 


Avevo già narrato della variopinta natura del mio armadio. A distanza di anni non mi smentisco, anzi ribadisco con foga: quando mi si parano davanti mercatini, negozietti, bugigattoli ricolmi di abiti vissuti e ciarpame d'altri tempi io DEVO entrare e DEVO uscirne con qualcosa che non mi serve. 
Sempre passeggiando per Torino, ci siamo imbattuti in Humana, dove "Ogni abito è una storia che vuole continuare". E io, in tutta onestà, non me la sono sentita di stoppare siffatta forza di volontà, soprattutto perché supera di gran lunga la mia.
Ora attendo solo l'estate per far arricciare al vento le ennesime stoffe a fantasia retrò che ho ficcato nell'armadio. 


Flow Book for paper lovers 




Lo apro e ho di nuovo 10 anni e la stessa immaginazione. Sono 300 e passa pagine di carta sfrigolante e colorata, che passerei ore a sfogliare e rimirare ma che – udite udite! - sto addirittura usando! Pacchetti, biglietti, pastrocchi: non mi sto lasciando prendere dalla classica paura di sprecare oggetti di natura così bella e pura da metterti in soggezione, bensì li stagliuzzo e strappo e appiccico con inusitata gioia. 
È ancora intero, però, per cui ci vorrà tempo prima che finisca dentro la mia scatola espressamente dedicata ai ritagli, ai volantini, alle briciole di carta.


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