martedì 16 febbraio 2016

Una manciata di caramelle




Le caramelle hanno paura quando mi vedono. 
Lo sanno perfettamente, nel momento stesso in cui cascano nella mia borsa: è questione di attimi, la loro vita è prossima alla fine. Conoscono bene il loro destino le liquirizie, le caramelle alla cannella, lo zenzero candito e le Galatine, ma pure le Fruit Joy viola non scherzano, soprattutto se le devi litigare con chi condivide il pacchetto con te. 

Oggi ho bisogno di caramelle. Tante caramelle. Una quintalata di caramelle. 
Reali e metaforiche.
Ho bisogno delle caramelle dei miei ricordi: le immancabili Rossana della nonna, il sacchetto di caramelle all'orzo prese con mio padre un pomeriggio di un miliardo di anni fa in un paesello in collina e terminate prima di giungere a valle, le caramelle che il nostro vicino ci portava quando eravamo bambini e che avevano gusti assurdi (quelle al rabarbaro piacevano soltanto a me). Le collane fatte di zuccherini dai colori pastello, che secondo me sapevano di sapone. Le liquirizie gommose che l'insegnante di pilates tiene in un cestino in palestra e che sono una delle ragioni per cui mi sono iscritta lì e non altrove. 
Ne spargo una manciata su questa pagina, per me, per voi, da scartare in caso di bisogno. 

Caramelline in sala d'aspetto 
selezionate con cura per il vostro palato dalla sottoscritta 

ricordati di scegliere: Valeria del blog l'inventore di mostri e Enrica Trevisan ci lasciano un regalo, che io ho molto gradito e che già vedo bene nella mia agenda bislacca. Valeria dice anche che le concidenze no, non esistono, e io in effetti le do ragione. 

gocce gentili: manco fossi un incrocio tra Pollyanna e un Miominipony, voglio continuare a credere che la gentilezza, la dolcezza e il sorriso siano più forti di qualsiasi meschinità. Ecco perché trovo davvero bello il progetto gocce gentili di Tulimami

Treedom: amo gli alberi, anche se non li so riconoscere, e quando a Natale mi è stato regalato un albero di cacao, non stavo in me dalla gioia. 

gratta e vinci: il gratta e vinci non fa parte delle mie abitudini, ma le rare volte in cui ne gratto uno, non vinco mai. Evidentemente non capita solo a me

M'lady: ho scoperto da poco il favoloso mondo di Downton Abbey, che ha su di me l'effetto di un pacchetto di caramelle: devo andare avanti finché non l'ho finito. Per quale motivo mi stia appassionando alle vicende di persone che non devono fare nulla per guadagnarsi la propria vita – tanto più che, per una mia tendenza alle pose altezzose e un pochino snob, mi identifico in Lady Mary – non so del tutto spiegarmelo, fatto sta che ogni volta che inizio a guardarlo mi si spegne il cervello, e questa mi pare una motivazione più che soddisfacente. 
Intanto, per chi morisse dalla curiosità, eccovi i test “Quale personaggio di Downton Abbey sei?”: per lasciarsi aperte tutte le possibilità, potete scoprire chi siete sia ai piani alti sia nella servitù.


6 commenti:

  1. Anche io amo le caramelle, anche quelle gommose, quelle alla coca e limone, le liquirizie con l'interno colorato, i marschmellow, insomma, le caramelle.
    La tua selezione in sala d'attesa è bella assai, gnam, gnam.
    Un abbraccio
    la effe

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    Risposte
    1. :) peccato solo che al momento non abbia caramelle in casa!
      Un abbraccio a te mia cara!

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  2. Adoro le liquirizie, le infilo a pugni in bocca fino a sentire un strano retrogusto che pizzica. Poi da quando ho scoperto lo zenzero è un'altra storia. Se non ne abuso riesce a risollevarmi la giornata. Se ne abuso sono assuefatta e non procurandomi alcun effetto.

    Ti trovo nel tuo blog sempre tanta curiosità. Raramente ne pesco in giro.

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    Risposte
    1. Le liquirizie ora sai che le amo anch'io, da sempre. E la curiosità spero di mantenerla sempre, di portarmela appresso come le caramelle.

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