Indosso il casco e per prima cosa avverto la Terra allontanarsi.
Non è silenzio, come avrei creduto. C’è un rumore che avanza da un punto di cui mi mancano le coordinate. Un rumore di marea, incessante e profondo, lentissimo. Un tumulto che percepisco come inevitabile ed eterno.
È il mio respiro, dalla nascita ad adesso.
Lo osservo, mentre conquista ogni spazio, mentre dipinge la volta del cielo che si stende di fronte ai miei occhi.
Sono sola, un corpo ondeggiante, privo di forma, privo di appigli. Una mente che implode. Un boato che non capto.
Il 7 novembre il Cosmonauta ha compiuto un anno. Per l’occasione, abbiamo indossato per la prima volta i nostri caschetti d’ordinanza. Così, vista da dentro una cupola di vetro che ha assorbito ogni rumore, una stanza buia è diventata uno spazio da esplorare con stupore.
Gli splendidi caschetti indossati nelle foto sono stati realizzati da Alessandro Turoni, artista forlivese che aveva già esposto da noi le sue bestie immaginarie in questa occasione.
Dentro al casco, boccheggiante come un pesce in una boccia, ci siamo io e il mio sguardo proverbialmente malinconico. Toglierlo per tornare alla realtà è stato uno dei momenti più difficili della mia vita.
Dentro al casco, boccheggiante come un pesce in una boccia, ci siamo io e il mio sguardo proverbialmente malinconico. Toglierlo per tornare alla realtà è stato uno dei momenti più difficili della mia vita.
Crediti:
Foto: Mt2Vision
Cosmonauta: Norma Amitrano
Creazione casco: Alessandro Turoni - www.alessandroturoni.com
Mt2Vision contatti: mt2vision@gmail.com
Contatti Cosmonauta:
facebook.com/cosmonautaforli
instagram.com/cosmonauta_forli
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