...stella!
lunedì 30 luglio 2012
domenica 29 luglio 2012
Scrivendo sogni
Il
mondo del sogno ha sempre avuto il potere di ammaliarmi.
Ogni
mattina dipano con cura la matassa intricata che la notte mi cuce in testa.
I miei sogni. A volte li scrivo. A volte li vedo che mi assaltano durante il giorno, che mi dicono "Non ci dimenticare!".
I miei sogni. A volte li scrivo. A volte li vedo che mi assaltano durante il giorno, che mi dicono "Non ci dimenticare!".
Ci
sono sogni che ho fatto da bambina che ricordo ancora. In uno, in
particolare, entravo in una stanza spoglia, dal cui soffitto pendeva
una piccola lampadina che la illuminava di un giallo intensissimo. In
un angolo della stanza c'era uno scheletro e accanto a lui un metro
da sarta.
Il
sogno crea e noi siamo costretti a seguirlo ovunque lui ci voglia
portare.
Ieri
sera io e René abbiamo assistito ad un sogno.
C'era
un letto e c'erano sogni che invadevano lentamente le pareti bianche,
le scritture arzigogolate e mai uguali che si intrecciavano le une
alle altre.
Visioni
notturne. Piccole vite libere che sgattaiolano fuori dalle nostre
teste non appena il controllo si assopisce.
Si
inerpicavano sui muri, li conquistavano, piantavano insolenti la loro
bandiera fluttuante.
Tra
un sogno e l'altro, erano dipinte creaturine bianche, intrise di
sonno, accompagnate da uccelli, da pesci, da uova, da mosche.
"Ogni
cosa inizia al tramonto" affermava ieratica una figura seduta su
una sottilissima sedia nera, e noi non potevamo far altro che
crederle. Attorno a lei prendevano vita guizzanti pesciolini verdi.
All'interno
della sala, silenzio, perché solo ai sogni era concesso parlare.
Il
sogno è avvenuto a Rimini, sotto la guida sorridente di Alexa
Invrea.
Alexa
l'abbiamo conosciuta un paio di anni fa grazie a delle scatole. È
bello raccontare come hai conosciuto una persona, perché ti puoi
ricordare che è successo grazie a delle scatole.
queste scatole, per la precisione
Forlì, Fabbrica delle Candele - 28 marzo 2010
"Different Express"
che poi sono diventate così
Rimini, "Manifesta 2010" - dipinti di Alexa Invrea
|
Alexa
ci ha colpito subito per la sua gentilezza, per la dolcezza che vela
i suoi occhi.
Ieri
sera, china a scrivere sulle pareti sogni altrui, a leggerli con la
cura e la sacralità che si dedica ai racconti più belli, agli
scrittori preferiti, Alexa mi è sembrata parte lei stessa del sogno.
Camminava leggera a piedi scalzi sulla sua rete sottilissima,
attenta a non spezzarla mai, appesa al reale solo per metà.
---------
La
galleria riminese Percorsi/Arte
Contemporanea ospita fino al 3 agosto 2012 "The inside
affair", la mostra personale di Alexa Invrea, "artista
visiva extemporanea, persona semi-seria", come lei stessa si
definisce su Facebook.
lunedì 23 luglio 2012
Quello che dice l'acqua
Ascolto l'acqua che mi scorre in testa.
Vorrei poter suonare, per dire quello che l'acqua pensa.
Ma io sono fatta d'aria e le cose che dico non stanno nella mano
Neanche per quell'istante prima di cadere al suolo
come fa l'acqua, quando decide di piovere.
La logica del temporale
Sto lasciando passare troppo tempo.
Vivo sempre In attesa di - in attesa che le cose si compiano, da sole.
Perennemente immobile in un tumulto sordo, tutumtutumtutum, con una coperta ruvida sul cuore.
Un'attesa asfissiante, che sopravvive a suon di scuse:
Ah ma oggi non posso, guarda, ho l'idea, ma devo prima comprare la colla.
con in aggiunta
E poi devo stampare quelle immagini bellissime, sai, per avere l'ispirazione a portata di mano - da cui si può comprendere il perché della colla.
Un'attesa così poco credibile che non l'ascolto neanche più.
Come quando il temporale dovrebbe scoppiare, ma non scoppia.
Sa solo lui perché, tutti se lo aspettano, ma non scoppia.
Si carica di nubi color ferro, dice agli alberi di scuotersi un po', ma lui non scoppia.
Non scoppia mai.
A un certo punto non gli credi più.
Allora sai lui che fa?
Fa l'offeso. Se tu non gli credi, lui fa l'offeso.
E questo lo fa scoppiare.
Probabilmente per me vale lo stesso concetto.
Mondo, non credere in me!
Così, almeno, dovrei riuscire a piovere qualcosa.
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