sabato 24 dicembre 2016

Un post natalizio



Premessa: non sono una persona particolarmente natalizia. Infatti la foto qua sopra è del 2008.
Oh, il Natale mi piace, come mi piace tutto ciò che porta con sé calore e sorprese e risveglia il mio mai sopito spirito di bambina di otto anni. Ma se non fosse stato per Francesca che mi ha donato un Liebster Award con domande a tema natalizio, io non mi ci sarei mai soffermata. Soprattutto perché per me questo è un Natale atipico, pre-trasloco, e l'unico albero presente in casa è quello di scatoloni sovrapposti che blocca l'ingresso. 

Per cui, mia cara Francesca, io ti ringrazio per questo dono e rispondo alle tue domande. So che questo giochino avrebbe anche altre regole, ma il giorno della Vigilia l'unica regola che conta è evitare la rissa al supermercato. 

1) Cosa ti piace di più del Natale? 
Le lucine. Sì, sono una di quelle persone che le lucine se le metterebbe pure al collo. Preparare piccole sorprese. Il calore del proprio nido. 
Ma sono cose che in realtà mi piacciono tutto l'anno, non solo a Natale. 

2) Che cosa prepari di speciale a Natale? 
Ok, lo ammetto: non preparo un bel nulla. La tradizione vuole che si mangi dai miei. 
Da brava gente del sud espatriata al nord, ci siamo detti: Ma perché scegliere di portare avanti una sola tradizione culinaria natalizia quando puoi averle entrambe? 
E così la sera della Vigilia siamo napoletani e si mangia pesce. 
Il pranzo di Natale siamo romagnoli e si mangiano cappelletti in brodo. 
Mi sembra un compromesso giustissimo e irrinunciabile. 

3) Il tuo piatto natalizio preferito? 
Gli struffoli – per chi non li conoscesse, sono delle palline fritte avvolte nel miele e copiosamente decorate con canditi e confettini di zucchero. Da bambina, ricordo che tra i confettini ce n'erano anche di piccoli, tondi tondi, color argento, che parevano tante goccioline di mercurio scappate dal termometro. Il gusto era romperle coi denti per sentire quel delizioso croc, e non sapevi mai se era la pallina a essersi rotta o il tuo premolare.

4) Hai una tradizione di Natale particolare? 
Da quando ho finito le elementari e non nascondo più le letterine sotto al piatto del pater familias, pronta a leggerle con solennità di fronte al parentame quando questa viene casualmente rinvenuta alla fine della sedicesima portata, non ricordo di aver più seguito alcuna tradizione degna di essere ricordata. Le letterine comunque dicevano ogni anno le stesse cose, riassumibili con: “È vero, a volte vi faccio arrabbiare, ma vi voglio bene”. 

5) Cosa ti piacerebbe ricevere in dono?
Le chiavi del nuovo appartamento dove ci dobbiamo trasferire. 

6) Che cosa, invece, speri di non avere? 
Grattacapi – non credo di aver mai usato questa parola in vita mia e probabilmente questa sarà la prima e unica volta che lo farò.

7) Il più bel regalo che ti abbiano fatto. 
A costo di farvi venire la carie a tutti quanti peggio degli struffoli poc'anzi presentativi, direi che esserci per me mi sembra un gran bel regalo. 

8) Quello più brutto? 
Il punto è questo: o ho selezionato molto bene la mia cerchia di amici, o sono molto poche le persone che scelgono di farmi regali. Quale che sia la lettura che voglio dare al fenomeno, di solito io ricevo regali molto belli. Ma andando a ritroso nella mia memoria, un regalo appare in tutta la sua magnificenza: una maglietta nera così stretta che era piccola pure per me che all'epoca pesavo trenta chili, su cui campeggiava orgogliosamente la scritta di paillettes argentate “Free and Easy”
Dopo dieci anni continua a boccheggiarmi nella mente un attonito e incredulo “Perché?” 

9) Il tuo film di Natale preferito? 
Non sono molto da film di Natale e in generale ci sono miliardi di film che tutta la popolazione mondiale ha visto e io no. Ad esempio, “Una poltrona per due”.
Or mi sovviene però un cartone che adoravo, dove Cip e Ciop decoravano l'albero di Natale e c'erano dei meravigliosi dolciumi dai colori accesi che mi facevano incredibilmente gola...non riesco a ricordarmi il titolo però.

10) E la canzone? 
Sarò banale

11) Mi racconti un ricordo bello legato al Natale? 




Questo elefantino di ceramica e questa paperella, che in realtà è una candela mai accesa, sono due regali di Natale ricevuti da mio fratello e mia sorella, quando io avevo pressapoco dieci anni e loro erano davvero piccoletti. Continuo a portarli con me ovunque vada.


Concludo questa carrellata di ricordi natalizi con una frase che ho appena trovato per caso; me l'ero segnata in un vecchio documento che ho aperto cercando altro:
"Com'è divertente", disse in quel momento sua moglie, scrutando nella notte le case che scorrevano accanto a loro, tutte illuminate da innumerevoli decorazioni natalizie; e quelle parole spinsero Bob Houlton a sorridere mentre guidava. Sua moglie era soddisfatta e teneva le mani in grembo.  
"Tutte quelle vite", disse. "Tutte quelle storie che non sapremo mai."
Olive Kitteridge - Elizabeth Strout 

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Tantissimi auguri di buone feste tra le nuvole! 

giovedì 8 dicembre 2016

Se le sorelle March fossero dei cocktail


Meg


Oggi mi trovate ospite sul blog di Manuela Ophelinha, Impression chosen from another time, ad aprire una casellina del suo Avvento letterario e riuscendo a mettere insieme spirito natalizio, alcolici e Piccole Donne.

Per l'occasione, i cocktail che troverete nel post sono stati preparati dalla sottoscritta e sbevacchiati dalle sue prodi compagne Laura, Stefania e Sara. Eravamo in quattro attorno a quel tavolo, donne più o meno piccole, più o meno adulte. Sicuramente un pochino sorelle. 

Tutte le foto sono state scattate da René Ruisi (Mt2).



Jo


Beth


Amy






giovedì 17 novembre 2016

Novembre e il kebab rivelatore




Dappertutto parlano già di Natale. 
Io vorrei godermi questo novembre incerto senza pensare a campanelle tintinnanti e batuffoli di ovatta sparsi sul presepe a mo' di neve – credo sia il ricordo più vivido dei Natali della mia infanzia, inutile dirlo che pure all'epoca ero insopportabilmente puntigliosa e contrastavo con cipiglio l'idea della neve a Betlemme, ma c'era sempre qualche parente che la spargeva a manciate. Il mio ruolo, comunque, era disporre gli animali, i pastorelli e i vari abitanti in maniera armoniosa, coi Re Magi che fino al 6 di gennaio si nascondevano dietro a una palma. Uno di loro era già in ginocchio, 'sto poveretto, per un mese intero, sotto le fronde, in mezzo alla neve. E resisteva. Vedi, Norma, cosa significa avere uno scopo? 
Ma io non volevo parlare del Natale e del ginocchio sbucciato di Melchiorre. 
Volevo parlare di novembre. Del limbo, quindi. Di una zona paludosa, affaticante. Del pantano attorno alle gambe. 

Novembre, dico a te: ho un desiderio. Darti dignità. 
Non è colpa tua se ti hanno piazzato in mezzo a ottobre – wow, è arrivato l'autunno! I colori caldi, le zucche, il foliage, le punte degli scarponcini in mezzo alle distese di foglie! – e dicembre – wow, è arrivato Natale! Le lucine! Il pungitopo! Quest'anno farò un calendario dell'Avvento col cartone ondulato e dentro tanti piccoli regalini handmade!  
In mezzo a questa gioia isterica, tu sei un lunghissimo, inevitabile lamento


martedì 8 novembre 2016

Christopher



    Il tuo cappello è ancora lì, appeso all'ingresso.
È una delle prime cose che vedo appena entro in casa, assieme alla tua cravatta color rosso vinaccia, decorata con adorabili germani reali in volo, e alla tua giacca di velluto verde, che ha una tasca sfondata e l'altra no. Nella tasca non sfondata hai messo uno yo-yo di legno, con la corda tutta attorcigliata. 
Mi resta questo di te, i tuoi vestiti e qualche rotella fuori posto. 

martedì 25 ottobre 2016

Un'ora a casa di Ophelinha

 Un'ora con

Oggi le nuvole tremano dall'emozione. 
Sì, perché Manuela di Impressions chosen from another time non solo ha intervistato la sottoscritta, ma ha anche aggiunto parole bellissime...e le nuvole, si sa, ci mettono poco a sciogliersi in tante goccioline.

Buona lettura!

Ah, armatevi di tè caldo e biscotti, perché l'intervista è lunga e non si sa mai cosa può succedere quando dai delle domande in mano a una persona logorroica.

martedì 18 ottobre 2016

10 cose da fare dopo aver finito di guardare Narcos

Avendo da poco terminato la visione della seconda stagione di Narcos e non parlando praticamente d'altro da una settimana, mi pare giusto stilare la lista delle 10 cosas esenciales que hacer ahora. 
(ah, se ho sbagliato a scrivere, ditemelo).

mercoledì 21 settembre 2016

Ophelinha e i suoi libri dei ricordi

È appena arrivata, sorridente, scarmigliata, con uno sacco pieno di libri in spalla. L'ho riconosciuta subito, già da lontano rassomigliava all'eroina di un romanzo. È Manuela, anche detta Ophelinha, l'anima irrequieta e romantica che sta dietro il blog Impressions chosen from another time – blog per il quale nutro un amore smisurato, che parla di letteratura e poesia e nel quale ho trovato anche un paio di simpatiche ricette di cocktail ispirate ai libri.
Del resto, ditemi come avrei potuto non accogliere a braccia aperte tra queste nuvole una persona che si definisce donchisciottesca.

Vi lascio ai suoi libri dei ricordi e alla bellezza delle sue parole.

giovedì 15 settembre 2016

La poetica del bristol



Quando devi preparare un semplice cartellone per uno spettacolo, ma hai un videomaker che gira per casa, il risultato è che sembra tu stia creando un'incredibile opera d'arte. 
Non sarò certo io a levare dai vostri occhi stupiti il sottile velo dell'illusione.

Un nuovo video serissimo per momenti di giubilo, tutto per voi!



Foto/Video/Musica: René Mt2
nella parte della disegnatrice dall'espressione perplessa: me medesima


E comunque non provavo l'ebbrezza di comprare del cartoncino bristol dalle elementari. E nemmeno ne avevo più pronunciato il nome, arrivando così a convincermi che si trattasse di un sogno, una leggenda lontana nei secoli, una chimera.


venerdì 9 settembre 2016

La veste



Stamattina, al suono della sveglia, ho aperto gli occhi e lei era già lì. 
Mi ha guardata col suo sorriso distante. “Ti aspetto di là” mi ha detto, senza quasi muovere le labbra. 
Mi sono alzata. Mi ha osservata mentre scrivevo le mie pagine di diario mattutine, mi ha aspettata mentre mi preparavo un tè e mi vestivo, in silenzio. 
Aveva addosso la calma dell'inevitabile. 
Poi ha fatto come al solito: si è accucciata bella comoda nel suo spazio prediletto, dietro lo sterno, in modo da pesare in egual misura sul cuore e sui polmoni, e si è avviata con me verso la porta. L'ansia sa come essere se stessa, a differenza di me. 

Però sono uscita di casa e l'autunno era nell'aria ed era un velo. Gli alberi, il laghetto, le stradine, il parco intero indossavano tutti un manto morbido e rosato – il sole stesso aveva cambiato veste. 
Perché non avrei dovuto cambiarla anch'io?

lunedì 5 settembre 2016

Il ritorno dell'Agenda bislacca


È settembre e a settembre che si fa? Si ricomincia a scrivere in maniera precisa e ordinata sull'agenda. 
Il mio amore smodato e folle per la carta, i quaderni e le imprese fallimentari mi ha portata, alla fine dell'anno scorso, a farmi l'agenda da sola. L'ho subito battezzata col nome altamente evocativo di “Agenda bislacca”
Agenda bislacca si concludeva sul più bello, a fine giugno, per il semplice motivo che, pur avendo ella la presenza scenica di un monolite, avevo terminato le pagine a mia disposizione. È stata quindi ribattezzata con prontezza 
“Agenda bislacca parte I – i primi sei mesi della mia nuova vita”

La mia religione interiore mi impedisce però di iniziare alcunché a luglio. Quindi ho dedicato qualche sera della mia estate, finestre aperte e Gilmore Girls a farmi compagnia, a preparare 


Agenda bislacca parte II 

settembre/dicembre 2016 - la fulgida bellezza dell'autunno


Agenda Bislacca è dotata di pratico planner mensile


Nonché di semplicissimo planner settimanale.
Miomipony approva.

Un passaggio su Pinterest, come sempre, è obbligatorio, se si cercano al contempo ispirazioni e senso di inadeguatezza. Se solo oso scrivere “journaling” , inizio a chiedermi perché non abbia intrapreso la carriera dell'illustratrice fin dalla più tenera età. 

Riabituarsi ai propri scarabocchi è dura. Così come barcamenarsi tra planner stratosferici e Filosofia del Bullet Journal, tra agende iper decorate e sostenitori del minimalismo estremo, appoggiando l'una e l'altra causa in contemporanea. 



La funzione primaria di un'agenda è offrire luogo di riparo a 
strickers, washi tapes e mai sopito spirito infantile. 



Dopo un po', scopro che non sto cercando soltanto idee per un'agenda fai-da-te, no: sto cercando me stessa. Ogni sezione che aggiungo all'agenda è un pezzo di anima che viene allo scoperto. 
Nessuno al mondo potrà convincermi del fatto che segnarmi  l'umore giorno per giorno non mi farà diventare all'improvviso una persona più equilibrata, ma vuoi mettere la soddisfazione di assegnare ad ogni stato d'animo un colore diverso? O di sapere quanti giorni al mese dedico all'esercizio fisico? (zero). 


Colorare ogni giorno un quadratino migliora l'umore!
Scientificamente provato.



La mia speranza è che questi calendari, tracciati con un impegno che manco all'ora di disegno tecnico alle medie,
mi spingano ad andare a lezione di Pilates.
Anche solo per non deludere le loro aspettative.
 

Mi armo di penna e righello e subito mi sento una bambinetta alle elementari, la mano sporca di inchiostro e un'improvvisa quiete nella testa. 
Mi sembra tutto più affrontabile, con una penna in mano. 




Alla fine, come al solito ho scoperto che la mia grafia rimane caotica e i miei tentativi di disegno raffazzonati, ma poco importa. 
Agenda bislacca parte II ha una sua coerenza e soprattutto pesa come un normale quaderno, cosa non da poco quando sei abituata a portartene nella borsa almeno 3, assieme a libri e altre amenità. 


Agenda Bislacca non rinuncia allo stile
e indossa una copertina personalizzata creata da 
Artefatti Clod


giovedì 1 settembre 2016

August Break - IV settimana

22 agosto - squares


E così, questo agosto volge al termine e, per la prima volta nella mia esistenza, ho seguito un progetto dall'inizio alla fine: August Break di Susannah Conway

Vorresti seguire le imperdibili puntate precedenti ma ti stai strappando i capelli perché non sai come fare? Non temere, oh mio prode lettore. Eccole qui:

"Fare una foto al giorno" campeggiava in bella vista nella mia Lista imprescindibile di cose da fare ad agosto e posso dire con orgoglio che si tratta dell'unica voce che ho portato a compimento. 

23 agosto -  my face


24 agosto - three
candelina vedi di resistere, devo usarti per altri 9 anni


25 agosto - peaceful


27 agosto - little


28 agosto - I am...
22 anni di diari


29 agosto - favourite mug


"Mancano due giorni alla fine di agosto", mi direte. "Non hai fatto tutte le foto." Ebbene sì. Non sono stata abbastanza diligente.
Rimandata a settembre.

lunedì 22 agosto 2016

August Break - III settimana

15 agosto - unicorn
Direttamente dall'agosto del 1995, la mia sfavillante interpretazione del nobile animale



16 agosto - breathe
Ridracoli



17 agosto - bedroom window



16 agosto - 5 years ago
Io che svelo la mia vera natura travestendomi da pavone
Carnevale 2011 - Foto René Mt2



5 years ago - un bonus per voi affezionati lettori
Sul finire dello stesso anno, sacrifico le mie folte chiome. L'evento è tramandato da una sola fotografia delle dimensioni di un francobollo.



19 agosto - my hands
Foto René Mt2



20 agosto - clouds



21 agosto - today is...



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 August Break 2016 - Susannah Conway

martedì 16 agosto 2016

August Break - II settimana

8 agosto - favourite taste
Stracciatella. Bisogna provarla dappertutto.



9 agosto - red
ritrovamento del 2011 
foto di René Mt2



10 agosto - yellow



11 agosto - green



12 agosto - a secret...



13 agosto - 6 o'clock
non era specificato da nessuna parte che dovesse trattarsi delle 6 del mattino


14 agosto - love is...
una colazione lenta



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Per tutti i curiosi che si chiedono cosa sia August Break:

 www.susannahconway.com/august-break-2016


 August Break 2016 - Susannah Conway

lunedì 8 agosto 2016

August Break - I settimana

 1 agosto - morning light



2 agosto - leaf
sottotitolo: lo stato attuale della mia abbronzatura



3 agosto - handwriting 
il mio primo diario e una propensione innata per la botanica





4 agosto - sweetness




5 agosto - midday




6 agosto - I'm reading...




7 agosto - beneath my feet




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 August Break 2016 - Susannah Conway

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