Sto cercando lavoro.
Oh, lo so, è tremendamente deprimente, nevvero? A marzo uno dovrebbe parlare del friccicorino della primavera nell'aria, del mandorlo fiorito in giardino – e dell'autoesaltazione provata non appena lo si è riconosciuto come tale – o di quei momenti di palpabile meraviglia in cui pedali nella sera quasi tiepida e per un secondo ti sembra di comprendere il segreto più intimo dell'universo.
E invece me ne sto qui a ricorreggere ogni giorno ogni virgola del mio curriculum. Redigere Il Perfetto Curriculum Per Farsi Notare Dall'Azienda Dei Tuoi Sogni è asfissiante, siete d'accordo con me, vero?
Perché il curriculum, come ben sappiamo, deve avere personalità. Essere dinamico e proattivo, ma non ruffiano. Balzare agli occhi. La foto deve essere seria e possibilmente dare l'idea di una persona orientata all'obbiettivo. Se poi, già che ci siete, avete scritto che possedete un'età compresa tra i 23 e i 29 anni, siete a posto.
Soprattutto, il curriculum non deve essere nel formato europeo. Lo sapevate? Il formato europeo è il male, significa che siete scialbi e pigri. Voi volete essere scialbi e pigri? Giammai. Che non vi salti in mente di usare quelle griglie uguali per tutti, che vi fanno pure degli esempi pratici di cosa dovete scriverci dentro, puah.
Il curriculum ha una caratteristica peculiare: come lo fai lo fai, non va mai bene. Voglio dire, ci sarà sempre qualcosa che manca, qualche esperienza fondamentale che hai deciso di non fare nei tuoi anni di gioventù, quando, invece di perdere tempo col teatro, avresti dovuto fare volontariato in uno studio dentistico, imparare le basi della contabilità o diventare esperto nella risuolatura delle scarpe. Ma, del resto, che sono pigra l'ho già detto qualche riga sopra.
È che tutte queste cose che non si sanno fare stanno iniziando a mettermi un po' tristezza. No, davvero, ditemi che è capitato anche a qualcun altro di voi nei momenti di ricerca spasmodica di lavoro: leggere gli annunci, fare la conta di tutte le cose che vengono richieste e che non si sanno fare, intristirsi profondamente. Quindi, dal momento che non riesco a eludere questo sentimento di inutilità, mi tocca conviverci e dargli pure da mangiare.
Allora ci siamo parlate – io e l'inutilità – e guardandoci negli occhi e sospirando, abbiamo affrontato le insidie di Canva e abbiamo preparato un modello di curriculum tutto nuovo:
Il curriculm delle meraviglie
cose inutili che so fare alla perfezione
cose inutili che so fare alla perfezione
E, visti gli sforzi inverecondi, abbiamo deciso, siori e siore, di
re-ga-lar-ve-lo.
re-ga-lar-ve-lo.
Avrei potuto farvi dono di un free printable floreale o a tema miominipony, e invece no! Quello che vi aspetta è un sontuoso curriculum nuovo di pacca, da incorniciare e sfoggiare in salotto, accanto al Diploma di ricamo a punto croce.
Quante cose apparentemente inutili sappiamo fare? Quante di queste attendono nell'ombra di vedere riconosciuta la loro importanza esistenziale?
Io, proprio grazie a questo curriculum, ne ho selezionate tre:
- So imitare il verso della tortora, specie in quei meriggi di calura estiva in cui questi amabili pennuti sono soliti richiamarsi con veemenza da un filo della luce all'altro.
- So disegnare con lo zucchero sul tavolo. Prediligo figure amene, quali ballerine o barchette a vela sospinte dal vento. Meglio se la superficie del tavolo è di colore scuro. Meglio se il barista non è nei paraggi.
- So camminare velocemente. Ma molto velocemente. Finora non mi è servito a nulla nella vita, a parte ad arrivare in anticipo di un quarto d'ora agli appuntamenti, ma sono certa che prima o poi questa dote mi verrà riconosciuta.
Su, ora tocca a voi.
Non parlate un inglese fluente, ma siete imbattibili nel realizzare dromedari in pasta di sale? Non possedete dote di problem solving alcuna, ma riuscite a riconoscere una puntata di Candy Candy da un semplice fotogramma?
Scrivetelo sul vostro curriculum dell'inutilità!
Prendetelo, stampatelo e se vi va condividetelo.
È piuttosto probabile che tutto ciò non serva comunque a trovare lavoro, ma volete mettere il senso inappagabile di orgoglio personale?