...e che insospettabilmente vi portano qui
Sì, ci casco anch'io.
Anche io, blogger del martedì pomeriggio – un martedì sì e 12 no, s'intende – talvolta mi domando: ma com'è che la gente finisce a leggere proprio queste pagine?
Allora vado a controllare la mia bella lista di parole e, di solito, rido.
Cosa mai scriverà la gente su Google per capitare proprio qua?
Dubbi morfologici
Anche in costrutti complessi come “si riempe con la gru” o "riempie l'estate". Spero che il titolo del blog abbia risolto il vostro dubbio, giovani virgulti.
Spasmodica ricerca di tutorial
Avendo le capacità pittoriche di una siepe*, credo che continuerò sempiternamente a deludere le vostre aspettative, o amanti del DIY.
*potrete constatarlo voi stessi grazie al disegno in allegato, che solamente in uno sforzo potremmo definire "naif".
Parole meravigliose, che adoro
e che sono certissima di aver usato, da qualche parte
affaccendati, affastellati, affibbia, arrovello, boccheggiante,
ammennicoli, frusciare, scalpiccio, zufolare...
Per qualsiasi ragione voi le abbiate cercate, sappiate che avete tutta la mia approvazione.
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Mezzi di trasporto
"Bruma GM"
Dopo accurate ricerche, scopro trattasi di autovettura. Dunque, i miei mezzi di trasporto prediletti sono i piedi, la bicicletta e l'autobus. Ecco, se vi accontentate vi parlo di quelli: sono un'esperta, riconosco al volo gli autisti che ti permetteranno di leggere tranquillamente sull'autobus e quelli che ti provocheranno il mal di mare.
Letteratura
"Racconti cacca"
Lì per lì mi sembrava una cosina così innocua. Certo, chi ha mai usato la parola cacca dentro a questo blog? Questa è la prima volta, giuro.
Poi ho avuto la sbadata idea di fare una ricerca su google e di scoprire che no, non ci si trovano solo racconti buffi per bambini. Preferivo restare nella mia ingenuità di blogger del martedì pomeriggio che arrossisce se vede scritto cacca.
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Parenti particolarmente affettuose
Premetto che la prima volta che l'ho letto sono scoppiata a ridere. Poi, d'improvviso, è arrivato lo shock.
Per cui, assieme alla mia fidata collega, ho fatto una ricerca per capire come sia stato possibile finire sul mio blog scrivendo
"Mia zia mi provoca"
Ebbene, alla quarta pagina dei risultati di google (quindi deduco che chi stava cercando stesse svolgendo una vera e propria inchiesta sul tema, articolata e non priva di difficoltà) campeggia il mio post Lista breve e pronta all'uso di parole che provocano l'orticaria.
Non facendomi bastare quel "provocano" buttato lì nel titolo, scorro in velocità quello che avevo scritto a suo tempo (di solito in questi casi vedo solo gli errori). Nel bel mezzo del testo, a un certo punto ho scritto "mia zia mi regalò".
Svelato l'arcano!
Ma cosa mai mi avrà regalato mia zia nel lontano 1995? Cosa avrà eccitato gli animi di quel nipote giunto infine sul mio blog dopo siffatte peregrinazioni ?
Un dizionario dei sinonimi e contrari. Nientemeno.