L'ebbrezza della lettura
E comunque ho i miei seri dubbi che il gin non faccia puzzare l'alito, checché ne dicesse Fitzgerald.
Per ricordarmi di aggiungere questo libro alla lista di libri da leggere,
salvo poi comprarne altri non contemplati quando vado in libreria
Mentre morivo di Faulkner è un libro che voglio leggere da tempo. Attendo il prossimo momento in cui avrò bisogno di silenzio.
Letteratura Americana
In attesa di scoprire se dei restanti 96 ne ho letto qualcuno o se la mia strada è ancora molto lunga (non che la cosa mi dispiaccia), mi soffermo sul bel post dedicato ad American Psycho, romanzo a cui mi sento legata particolarmente, perché per me non è solo un libro: è un aneddoto.
L'aneddoto
Quando provai a leggere questo libro per la prima volta avevo 16 anni e il mio animo era di un'ingenuità quasi fiabesca. Immaginatevi Biancaneve che, dopo aver preso l'acqua al pozzo e cincischiato con un paio di scoiattoli, si siede nel suo cantuccio a leggere Bret Easton Ellis. Ecco, ero io. Ed ero sconvolta.
Ciò di cui davvero non mi potevo capacitare era come mi sentivo: come può essere che senta un tale disgusto nei confronti di questa storia, di questo personaggio e allo stesso tempo non riesca a fare a meno di leggerla? Perché vado avanti, se mi sento così colpevole? E che cos'è questa cosa che sento nelle viscere, sarà mica - oddio, no, non questa parola - attrazione?
Basta, mi dissi, con un tono un po' più perentorio, non posso continuare. Questo libro mi fa male.
La fascinazione che provavo mi appariva così inaccettabile che mi portò a compiere un gesto inconsulto: distrussi il libro. Lo feci a pezzettini piccoli piccoli, in una foga devastatrice che molto aveva in comune con gli apici di follia di Patrick Bateman. Guardai la carta che si accumulava nel sacco e pensai che era cosa buona e giusta, essermi liberata da quell'immondo fardello. Eppure sapevo che era lì. Passò forse qualche ora e mi ritrovai a frugare in mezzo a tutta quella carta spezzettata: trovai due pagine sopravvissute al massacro. Le lessi e le rilessi fino a impararle a memoria.
Un paio d'anni fa ho ricomprato il libro. E me lo sono letta tutto d'un fiato – avevo 10 anni di più e qualche preconcetto in meno. Al momento è tra i miei romanzi preferiti.
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Piccole cose, idee e suggestioni trovate in giro per il web o in giro per la strada: da questo accumulo continuo nasce Se no me lo dimentico, una rubrica senza cadenza precisa.
Accade quando accade.