E con essa il tempo di portare a compimento il mio progetto di fine anno:
l'Agenda Bislacca 2016
Agenda Bislacca 2016: nasce, cresce e si nutre nella confusione! |
Il giorno in cui ho deciso di farmi l'agenda da sola, mi sono per un momento sentita un genio. Ho iniziato a ideare, a fare schemi, a costruirmela in testa camminando, a gettare schizzi preparatori sul mio quaderno, in un moto di pura esaltazione ingegneristica – non che io abbia idea di quanto possa sentirsi esaltato un ingegnere, sia detto per inciso.
Poi mi sono messa a cercare su Pinterest immagini e tutorial di agende fai-da-te, planning, journaling e compagnia. Ecco, in quell'istante qualcosa dentro di me si è incrinato.
Agenda Bislacca 2016: l'errore non solo è concesso, è incentivato! |
Là fuori c'è un modo di persone organizzate con le quali è impossibile competere. Le suddette persone sono pronte a vivere un anno felice sapendo che sulla loro scrivania bianca le attende un'agenda voluminosa come una torta di panna a 8 piani, coscienziosamente suddivisa in pratiche macrocategorie. Un colore per ogni argomento e via con l'estasi decorativa: un profluvio di timbri, etichette, washi tape e prodotti di cartoleria varia di cui nemmeno conosco il nome, perché, si sa, gli impegni sembrano meno impegni se li scrivi in pervinca su uno sfondo a polkadots color cipria.
Agenda Bislacca 2016: il dosso centrale creatosi a causa della sedimentazione di washi tape sempre nello stesso punto è stato naturalmente progettato prima! |
Dopo un primo momento di sconforto, però, mi sono accorta che in fin dei conti non avevo tutto questo tempo a disposizione per decorare un'agenda e che incollarci dentro un po' di scotch colorato e qualche immagine carina ogni tanto mi bastava e avanzava – e bastava e avanzava anche alla me stessa ottenne che mi ha aiutata nell'impresa, anzi, ne approfitto per ringraziarla pubblicamente:
Grazie Norma di 8 anni, senza la tua dimestichezza con le forbici
con la punta arrotondata e la colla stick non ce l'avrei mai fatta.
E così ho lasciato perdere il mondo del planning organizzato e sono tornata ai miei schemini iniziali, devo dire rispettandoli con una certa serietà (a parte quando mi accorgevo di aver saltato intere settimane, ma del resto i fogli aggiuntivi servono a questo).
"Paper Theatre" - Illustrazione di Elle McKay |
Come ho creato la mia agenda fai da te?
1. Volevo un quaderno piccolo, abbastanza sottile, con la spirale e le pagine bianche.Ho preso questo meraviglioso quaderno di Paper Outlet.
L'immagine è a puro scopo illustrativo; origami e cuscino Ikea sono venduti separatamente |
No, non è nemmeno piccolo.
Però ha le pagine bianche e soprattutto ha un pettirosso in copertina.
2. Volevo una pratica, snella agenda settimanale.
Ma io non sono mai decisa in nulla, e dopo un tentennamento atroce nel quale ho coinvolto più di un'amica - "settimanale o giornaliera?" - sono giunta ad un compromesso che lì per lì mi pareva pure intelligente: settimanale e giornaliera insieme!
Dopo una rapida mano di conti, mi sono accorta che per farci stare tutto ciò non mi sarebbe mai bastato un quaderno solo.
Illustrazione di Karl Martens |
Per cui tadaaan! eccola a voi, Siori e Siore:
la prima agenda semestrale della storia!
Agenda Bislacca 2016 parte prima!
Leggera ed ergonomica, arricchita da numerosi refusi e soprattutto sobria!
E così da gennaio a giugno sono a posto.
Ora, è stato naturalmente solo l'orgoglio ad obbligarmi a finirla e sarà sempre per orgoglio che la utilizzerò, anche se ogni volta che entro in una cartoleria mi mordo le nocche inveendo contro me stessa.