Maggio 1993, le ultime giornate della prima elementare.
La maestra Rosa ci chiamò tutti quanti alla cattedra. Eravamo una classe piccolina, dieci bambini o poco più, in quell'ameno paesello circondato da colline.
"Questi sono i vostri premi" ci disse "Sono per voi, uno per uno." Chissà che concorso avevamo vinto, nemmeno se mi impegno riesco a ricordare.
Sulla cattedra erano sparsi libri dalle copertine coloratissime, che ci vennero distribuiti in maniera del tutto casuale. Ma io ne avevo subito puntato uno. La copertina mi aveva attirata terribilmente.
Destino volle che il libro che mi venne consegnato presentasse qualche mancanza – i giochini in fondo, presumo – e che io, timida ma caparbia, lo facessi prontamente notare. Destino volle che, tra i libri rimasti a languire sulla cattedra, ci fosse anche quello che ormai consideravo il mio. E così l'ottenni.
Talvolta mi chiedo come sarebbe cambiata la mia vita se mi fossi tenuta quell'altro.
Il mio libro era Quando Ba Lena era tanto piccola di Alberto Moravia. Naturalmente all'epoca non avevo idea di chi fosse Moravia – era ancora lontano il tempo in cui mi sarei dovuta leggere tre suoi romanzi in due settimane per un esame universitario, evento al seguito del quale decisi "Moravia, nella mia vita mai più" – l'unica cosa che sapevo era che quella balena paffutella in copertina, con le guanciotte rosse e il fiocchetto sulla pinna, ora era in mio possesso. Ero felice che i protagonisti del mio libro fossero degli animali e non esseri umani, fossero stati pure Re e Regine.
"Ho finito il libro, ho finito il mio primo libro!" lo dicevo a tutti, credo. La felicità di questa nuova scoperta si accompagnava però ad un altro sentimento, molto profondo, che mi è entrato nelle viscere e non mi ha abbandonata mai più: la dolcezza della malinconia.
Ora, non so se voi abbiate mai letto questa storia. È bellissima, ma è anche, probabilmente, la storia più triste di questo pianeta. Ero combattuta: mi piaceva tanto, gli animaletti avevano nomi adorabili (Ba Lena, Ci Cogna, An Guilla...) eppure aveva un finale così straziante da essere inaccettabile. Infatti, in fondo al libro si ritrova un mio tentativo, in un tenero stampatello sbilenco, di riscrivere il finale, in modo che fosse felice, che finisse bene per tutti. Destino volle che l'ultima pagina del mio finale riscritto sia andata perduta, e con essa la memoria della mia prima prova di scrittrice.
Da allora ho cercato libri in continuazione. Le elementari sono state il mio periodo di lettura gioiosa, divoravo un libro dopo l'altro, le storie non mi bastavano mai. Li stanavo in casa. Li scambiavo con la mia amica del cuore. Andavo a trovare i vicini di casa: la figlia più grande aveva messo a mia disposizione la sua libreria. Con quale sorriso scampanellavo alla loro porta e al "Chi è?" rispondevo "Io!" con tutta la spavalderia dei miei 8 anni.
Avrei avuto a breve un nuovo libro da leggere: cosa potevo desiderare di più?
Il mio primo libro
Quando Ba Lena era tanto piccola di Alberto Moravia
Illustrazioni di Daniela De Luca
Giunti & Lisciani Editori
Collana C'era o non c'era
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Qualche giorno fa, Marina del blog interno storie (che fino a poco tempo fa si chiamava littlemissbook) ha scritto un post dedicato al suo primo libro. Stavo per scriverle un commento, ma mi sono accorta che non mi bastava lo spazio (ah, i ricordi mi rendono logorroica). Allora le ho risposto con un post: è stato bellissimo tornare con la memoria a quei momenti, alla gioia senza parole della scoperta.
Ora tocca a voi: qual è stato il vostro primo libro? Perché non ce lo raccontate? Io e Marina aspettiamo le vostre storie, sui vostri blog e su Instagram con l'hashtag #ilmioprimolibro.
Abbiamo in comune qualche punto:
RispondiElimina- una maestra;
- gli anni Novanta;
- gli animali (dei Poli);
- Moravia mai più.
Ma tu sei stata più fortunata, hai avuto il libro che desideravi. Comunque, bel racconto come solo tu sai fare.
Sapevo che avrei potuto contare su di te. Spero che qualcuno ci narri le sue avventure, siamo tutte orecchi.
PS: Leggi Passeggiate africane, è un altro Moravia.
Sono passati diversi anni da quando ho deciso "Moravia mai più" ...magari adesso posso riprovare con Passeggiate africane? Ti terrò aggiornata.
EliminaE' stato bello questo viaggio nel tempo, ti devo ringraziare :)