Sei una persona impaziente, facile allo sbuffo e con le capacità di graphic designer pari a quelle del tuo stendipanni? Niente paura: anche io!
Ecco perché ho creato per te, per me, per noi tutti,
la guida definitiva alla creazione di una moodboard per persone irritabili!
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Io che sorrido al computer, foto tratta da un antico passato. |
Dicesi moodboard una raccolta di idee di vario tipo (immagini, oggetti, materiali, cose) che ruotano attorno ad un progetto più o meno preciso. Approcciandoci noi ad una moodboard puramente virtuale, ci concentreremo sulle immagini.
Esempio pratico.
Poniamo che tu voglia creare una moodboard attorno al progetto, vediamo un po', "Il mio meraviglioso sottoscala". Tu tieni molto a questo sottoscala, vuoi rendergli giustizia, decorarlo a tua immagine e somiglianza. Sei già preda di una lieve ispirazione che non ti fa dormire la notte, ma cerchi di più.
Bene.
Il primo passo è la caccia alle immagini che accrescano gradualmente la tua ispirazione, portandola dal livello base di "cauto interessamento" al livello "Estasi di Santa Teresa". Per fare ciò, avrai creato un'apposita cartella su Pinterest denominandola "Il mio meraviglioso sottoscala: moodboard".
Inizi così a collezionare foto, dipinti, illustrazioni riguardanti sottoscala famosi, poi ti allarghi cercando corridoi, salotti, appartamenti, cottage sperduti nel bosco, loft di mattoni a vista.
Noterai che pian piano la tua mente inizierà ad astrarsi sempre più: non ti preoccupare. Succede anche alle persone più razionali.
Inizierai a pensare a ciò che il tuo sottoscala comunica a livello narrativo ed emozionale. Sì, partirà la più grande ispirazione della tua vita e produrrai il visual storytelling del tuo sottoscala.
Paesaggi autunnali, camere da letto con le lenzuola stropicciate ad arte, geometrie scandinave, fiori turgidi di rugiada...
Il difficile non è certo raccattare un trilione di immagini e sceglierne solo alcune davvero rappresentative, e nemmeno trovare un filo conduttore in mezzo al marasma. Scoprirai, ad esempio, che tra le foto da te scelte ricorrerà spesso quella precisa sfumatura color ottanio, o una certa propensione per il legno di rovere sbiancato, perché tu non lo sai, ma il tuo subconscio sì, di avere già sepolta in te l'idea in potenza del sottoscala. Essa deve solo venire alla luce.
No, il problema non è scegliere le immagini.
Ora, mi dicono Canva essere il paradiso degli aspiranti graphic designer. Per me è solo un modo di litigare ardentemente con un ente non solo inanimato, ma neppure materiale, ma non importa. Tu non sei me. Tu hai coraggio. Quindi puoi passare alla
Procedura base per creare una moodboard se non hai sufficiente tempo/voglia/strumenti/capacità
Apri Canva.
Selezioni il tuo formato prediletto.
Selezioni una griglia in base al numero di immagini che hai raccolto.
Ci butti dentro le immagini.
Salvi.
Fatto.
Semplice, no?
Peccato che io ci abbia messo tre ore.
Canva, io e te dobbiamo parlare. Perché dobbiamo litigare sempre? Spiegamelo.
Mai una volta che tu faccia quello che ti chiedo. Sposti cose che non devi spostare, ti blocchi nei momenti meno opportuni. Perché? Cosa ti ho fatto?
Tutti mi parlano di te con tanto entusiasmo, proprio con me te la dovevi prendere? Eppure, tutte le volte, torno per vedere se sei cambiato.
No. Sei sempre la stessa carogna di prima.
Questa è la prima e ultima moodboard che faccio con te. Sappilo.
La mia beneamata moodboard
2. Piuma di provenienza ignota
7. Merlo sul filo della luce - capolavoro ineguagliabile realizzato dalla sottoscritta
9. #bbddcc
Questa accozzaglia di immagini piena di gente che si copre la faccia è la moodboard che ho dedicato al mio blog. Da qualche mese mi sono messa in testa che è ora di cambiare qualcosa - cosa non è ancor dato sapere - ma intanto raccolgo immagini.
L'idea è di produrre questo cambiamento a settembre. Se ciò non accadrà, farò finta di non aver mai scritto questa riga e ti rimarrà solo questa utilissima guida da propinare agli amici più cari.
Conclusioni
Come potrai notare, mi* adept*, il risultato dei miei sopracitati sforzi sfiora il limite della decenza. Ma tu non demordere!
Fai come me, litiga, sbraita, prenditela col primo oggetto che ti capita a tiro, ma non dimentcare: Canva è testardo, ma tu di più!